Quando incassi una fattura con IVA, può sembrare di aver guadagnato di più. Ma attenzione: quella parte dell’incasso non è tua.
È semplicemente un “transito”: soldi che ricevi, ma che sono destinati al Fisco.
Eppure, uno degli errori più frequenti — soprattutto tra freelance, artigiani e piccole attività — è proprio questo: confondere l’IVA incassata con un guadagno reale, finendo per spenderla e ritrovarsi in difficoltà quando arriva il momento di versarla.
Vediamo insieme perché questo accade, come evitarlo, e come gestire l’IVA in modo sano e sostenibile.
💡 Cos’è (davvero) l’IVA?
L’IVA — l’Imposta sul Valore Aggiunto — è un’imposta “di passaggio”.
Quando fai una fattura, aggiungi l’IVA al prezzo del tuo servizio o prodotto, ma non la incassi per te. Il tuo cliente la paga, e tu la custodisci fino al momento del versamento all’erario.
Esempio semplice:
Prezzo del tuo servizio: €1.000
IVA (22%): €220
Totale fattura: €1.220
Tu guadagni €1.000, non €1.220.
🚨 Perché l’errore è così comune?
Chi inizia a lavorare in proprio spesso non ha una chiara distinzione tra il lordo e il netto.
Vede entrare €1.220 in conto corrente, li considera disponibili… e li spende.
Poi, a fine trimestre (o mese), arriva la scadenza IVA: e quei soldi non ci sono più.
Risultato? Ritardi, sanzioni, e una sensazione costante di insicurezza economica.
Ma la buona notizia è che tutto questo si può evitare con qualche semplice abitudine.
🧰 Come proteggerti (davvero) dalla “trappola IVA”
Ecco 3 consigli pratici per non ritrovarti in difficoltà:
- Apri un conto corrente dedicato all’IVA
Ogni volta che incassi una fattura, sposta subito l’importo dell’IVA su un secondo conto. Trattalo come se non fosse tuo. Non serve un conto con grandi costi: basta un conto online, separato, che non tocchi per altre spese.
- Pianifica le scadenze (con largo anticipo)
Il calendario IVA è noto: puoi sapere in anticipo quando dovrai versare e quanto approssimativamente. Un buon consulente può aiutarti a stimare e organizzare in anticipo le uscite.
- Monitora l’incasso netto, non il totale fattura
Nella tua testa (o nel gestionale) abituati a pensare per netto fattura, ossia l’importo senza IVA. È quella la cifra su cui puoi contare davvero per pagarti, investire, sostenere l’attività.
🎯 Bonus tip: occhio anche all’IVA detraibile
Chi acquista beni o servizi per la propria attività può scaricare l’IVA pagata.
Questo significa che l’importo da versare sarà calcolato sulla differenza tra IVA incassata e IVA pagata.
Ma anche in questo caso… attenzione a non fare affidamento su stime “a occhio”. Solo il calcolo corretto ti eviterà brutte sorprese.
✅ Conclusione: l’IVA è solo di passaggio
Trattare l’IVA come qualcosa di tuo è uno degli errori più comuni… e anche uno dei più pericolosi.
Ma basta poco per cambiare prospettiva: un conto dedicato, buone abitudini e una consulenza affidabile possono fare la differenza tra caos e serenità fiscale.
Studio 92 affianca ogni giorno professionisti, imprese e partite IVA nella gestione sana e consapevole delle proprie finanze.
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