Per i contribuenti ISA (e forfettari e minimi), grazie al Decreto Fiscale del 12 giugno 2025, sono state spostate le scadenze originarie:
- 21 luglio 2025 senza alcuna maggiorazione (invece del 30 giugno).
- 20 agosto 2025 applicando l’interessante maggiorazione “simbolica” dello 0,40% .
Questo riguarda il saldo 2024 e il primo acconto 2025, incluse IRPEF/IRES, IRAP, IVA, addizionali, cedolare secca, contributi INPS, IVIE/IVAFE e imposta sostitutiva da flat tax
Chi non può o non vuole versare tutto in un’unica rata può optare per la rateizzazione in 6 mensilità
Vantaggi per il contribuente
- Maggiore flessibilità: slittare la prima scadenza agevola chi ha liquidità legata all’estate.
- Gestione fluida del pagamento: puoi suddividere il debito su quattro o sei rate, a seconda delle tue esigenze.
- Costi sotto controllo: la maggiorazione 0,40% è contenuta, e gli interessi mensili fissi aiutano a pianificare.
Consigli pratici dallo Studio 92
- Prepara subito il piano: dopo la dichiarazione, valuta se versare il 21 luglio o slittare al 20 agosto; se scegli la rateazione, definisci subito il numero di rate.
- Utilizza strumenti Excel: una tabella semplice ti aiuta a calcolare sinteticamente ogni rata con interessi.
- Imposta promemoria fiscali: annota i versamenti mensili nel calendario o nel tuo gestionale per non rischiare ritardi.
- Usa il modello F24 telematico: obbligatorio se sei titolare di partita IVA, oppure puoi optare per compilazione da intermediario.
Per i soggetti ISA (ma anche forfettari e minimi), il trasferimento della scadenza mensile al 21 luglio (o 20 agosto con 0,40%) offre un significativo margine di manovra. Puoi scegliere fra un’unica rata o una comoda rateizzazione semestrale, con interessi certi e programmabili. Basta prepararsi per tempo, usare strumenti adeguati e rispettare le scadenze mensili.