Il Decreto Ristori è stato definitivamente approvato e convertito in legge. Manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Viene così confermato il nuovo contributo a fondo perduto, previsto nell’articolo 9-quater, riservato ai locatori che applicano una riduzione del canone di locazione per gli immobili ad uso abitativo.
In cosa consiste il nuovo contributo per la riduzione del canone di locazione
Il contributo a fondo perduto si riferisce alle locazioni di immobili per uso abitativo che costituiscono l’abitazione principale dell’affittuario. Il contratto deve essere attivo alla data del 29 ottobre 2020. Il valore del contributo, per l’anno 2021, sarà pari al 50% della riduzione effettuata dal locatore, fino a un massimo di 1200 euro annui.
Per finanziare il contributo è stato istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo denominato “Fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali” con una disponibilità di 50 milioni di euro.
Come usufruire del contributo a fondo perduto per i locatori: requisiti
L’Agenzia delle Entrate dovrà, entro 60 giorni dall’approvazione della legge di conversione del Decreto Ristori, rilasciare le indicazioni riguardo alle modalità applicative e le regole d’accesso all’agevolazione.
Sarà l’Agenzia delle Entrate, allo stesso modo, a monitorare il rispetto del tetto massimo di spesa previsto.
I requisisti necessari per poter richiedere il contributo a fondo perduto per la riduzione dei canoni di locazione sono i seguenti:
- L’immobile deve costituire l’abitazione principale del locatario;
- L’immobile deve trovarsi in un comune ad alta tensione abitativa;
- Il locatario dovrà comunicare per via telematica all’Agenzia delle Entrate la rinegoziazione del canone di affitto.