Capita spesso, che nel corso dei nostri studi o per fini professionali, ci troviamo difronte a varie terminologie, quali TASSE, TRIBUTI e IMPOSTE. Sicuramente, a livello fiscale, sono due realtà diverse (sotto alcuni punti di vista). Analizziamo quindi, tali differenziazioni:

TRIBUTI sono prestazioni patrimoniali obbligatorie, di regola pecuniarie, stabilite dall’ente statale (con legge o con altri atti).

La TASSA, invece, è un tributo che il singolo soggetto è tenuto a versare in virtù di un’utilità che egli trae dallo svolgersi di un’attività ben delineata (di carattere statale o pubblica) resa a sua richiesta e caratterizzata dal fatto di essere “divisibile”.

La tassa, oltretutto, non dev’essere confusa con le tariffa versata dall’utente per la fruizione di determinati servizi pubblici come ad esempio il trasporto ferroviario. In questi casi, infatti, si è di fronte a veri e propri corrispettivi di natura contrattuale e non legale.

L’IMPOSTA ha invece come presupposto elementi valutabili economicamente (di carattere passivo) e non presenta alcuna relazione con lo svolgimento da parte dell’Ente pubblico di una particolare attività o servizio.

 

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