Il titolare di pensione deve fornire dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo all’erogante (art. 10 – D.lgs 30.12.1992, n. 503 -). Per il 2021, vale la documentazione 2020. La scadenza è uguale alla dichiarazione IRPEF, 30 novembre 2021. Ecco i chiarimenti INPS al 21 settembre.
Pensionati esonerati.
Sono esclusi i titolari delle categorie di pensioni di:
- vecchiaia;
- vecchiaia contributiva;
- anzianità, con trattamento di prepensionamento da assicurazione obbligatoria ovvero da forme previdenziali;
- sostitutive;
- invalidità;
- autonomi, con oltre 40 anni di contribuzione – includendo quella successiva alla pensione.
Gli ultimi chiarimenti Inps 2021
Sono inclusi nell’obbligo le pensioni incumulabili, fanno eccezione:
- pensioni di invalidità, con reddito annuo inferiore al trattamento minimo del Fondo pensioni per i dipendenti;
- redditi da attività socialmente utili per enti locali e istituzioni;
- gettoni di presenza (art. 82 del TUEL) per amministratori locali;
- indennità da cariche pubbliche elettive;
- indennità di giudici onorari e tributari;
- remunerazioni dei sacerdoti.
Cosa e come dichiarare.
Redditi da lavoro autonomo vanno considerati al netto di contributi (previdenziali e assistenziali) e al lordo delle ritenute; redditi di impresa vanno dichiarati al netto di perdite deducibili. SPID, CNS e CIE consentono la dichiarazione telematica su www.inps.it nella sezione per la dichiarazione RED. In alternativa, c’è il contact center ai numeri 803 164 (gratis da rete fissa) e 06 164 164 (da rete mobile).