Stretta sulle compensazioni dei crediti 2020Il 30 Gennaio 2020 si è svolto il consueto appuntamento con Telefisco. Si tratta di un incontro fra Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e professionisti del Sole24ore. Riguardo alla stretta sulle compensazioni dei crediti indicata nella Legge di Bilancio 2020, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito diversi punti in sospeso.

Legge di Bilancio 2020 e stretta sulle compensazioni dei crediti

Il decreto fiscale 2020, collegato alla Legge di Bilancio 2020, riporta le seguenti norme:

  • Estende l’obbligo di presentare preventivamente la dichiarazione che attesta il credito, ai crediti portati in compensazione tramite modello F24 di importo superiore a 5.000 euro annui. Si riferisce ai crediti relativi all’IRAP e alle imposte sui redditi, comprese le addizionali e le imposte sostitutive;
  • Obbliga anche i soggetti non titolari di partita IVA a presentare il modello F24 di compensazione del credito, esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Lo stesso vale per utilizzare in compensazione i crediti maturati in qualità di sostituti d’imposta.

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla compensazione dei crediti

Sono tre i principali chiarimenti rilasciati dall’Agenzia delle entrate, che vanno a fare chiarezza sulla stretta sulle compensazioni dei crediti introdotta con la Legge di Bilancio 2020:

  • Ritenute operate nel corso del mese di gennaio 2020: le novità che riguardano la stretta sulle compensazioni sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2020. Riguarderanno, pertanto, i crediti maturati a partire dal 1° gennaio 2020, mentre ne rimangono esclusi i crediti maturati nel corso del mese di dicembre 2019, anche se le ritenute relative a questi crediti saranno operate nel mese di gennaio 2020.
  • Crediti di natura agevolativa indicati nel quadro RU: relativamente a questi crediti, non ha valore la norma sulla stretta prevista per i crediti di importo superiore a 5000 euro. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, infatti, tale norma si riferisce espressamente ai crediti IVA, redditi, IRAP e addizionali, ma non fa riferimento ai crediti derivanti da misure agevolative. Anche per questi, tuttavia, vale l’obbligo di presentare l’F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
  • Dichiarazione integrativa ultrannuale presentata nel 2019: nel caso di dichiarazione integrativa ultrannuale, il credito d’imposta deve essere rigenerato nel medesimo esercizio in cui viene presentata la dichiarazione integrativa. Se, ad esempio, un contribuente ha presentato la dichiarazione integrativa del 2016 nel 2019, l’eventuale credito di imposta dovrà essere rigenerato nel modello Redditi 2020, in riferimento al 2019 e divenendo a tutti gli effetti un credito 2019. Per questo, il suddetto credito rientra nei nuovi limiti introdotti dal decreto fiscale 2020, ed è quindi necessario attendere i 10 giorni successivi alla presentazione della dichiarazione per poterlo utilizzare in compensazione.