detrazioni fiscali per immobile ereditatoL’Agenzia delle Entrate chiarisce le modalità di accesso alle agevolazioni fiscali. In particolare, disciplina la trasmissibilità delle detrazioni per un immobile ereditato. In caso di successione ereditaria, se sono già stati compiuti interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, chi può continuare a godere delle detrazioni?

La Legge di Bilancio, con l’art. 16 bis, comma 8. stabilisce che, in caso di decesso dell’avente diritto alle agevolazioni fiscali, l’erede possa continuare a godere del beneficio fiscale. Questo si verifica solo nel caso, però, in cui conservi la detenzione materiale e diretta dell’immobile.

Cosa significa che l’erede debba avere la detenzione materiale e diretta del bene? Chi entra in successione deve avere il possesso e la possibilità di disporre a sua discrezione dell’abitazione oggetto degli interventi, per l’intero periodo a cui fanno riferimento le detrazioni.

Se, ad esempio, decidesse di concedere in locazione l’immobile, anche per brevi periodi di tempo, perderebbe il diritto di usufruire delle agevolazioni per tutti gli anni di durata del contratto di locazione. Potrebbe, tuttavia, godere di eventuali rate residue per gli anni successivi al termine del contratto di locazione o di comodato.

La regola che sancisce l’obbligo a detenere il possesso e l’utilizzo dell’immobile è valida sia nel caso che l’erede riconosca l’immobile come prima casa, sia in caso contrario.

Detrazioni per un immobile ereditato: esempio pratico

Facciamo l’esempio di due fratelli che ereditano un’abitazione e decidano di mantenerla in comune al 50%. Se ne usufruiscono entrambi, potranno continuare a beneficiare delle detrazioni fiscali nell’ordine del 50% ognuno.

Al contrario, se uno dei due si riserva l’esclusivo godimento dell’unità abitativa, sarà solo questo a poter godere per intero delle agevolazioni fiscali. Ciò vale anche nel caso non la iscriva come prima casa. I due fratelli non potrebbero, però, concedere in affitto l’appartamento in quanto cadrebbe il principio di detenzione materiale e diretta. Perderebbero in tal caso il bonus relativo agli anni in cui risultasse valido un contratto di locazione o di comodato.

Rappresenta un caso particolare l’agevolazione per i lavori collegata a quella sull’arredamento (il cosiddetto bonus mobili). In questo caso l’erede non potrebbe richiedere la trasmissibilità delle detrazioni, poiché il bonus mobili non è trasferibilené mortis causa, né inter vivos“.

Detrazioni per un immobile ereditato con contratto di locazione

Cosa succede, invece, se il beneficiario era il conduttore dell’immobile? È possibile trasmettere le detrazioni fiscali anche nel caso il beneficiario sia il titolare del contratto di locazione. Questo a patto che l’erede subentri nel contratto e continui a mantenere il possesso dell’immobile.

Diverso il discorso per il contratto di comodato d’uso gratuito. Dal momento che il comodato non gode della trasmissibilità agli eredi, in caso di decesso del comodatario, gli eredi non potranno continuare ad usufruire delle detrazioni. Potrà invece continuare ad usufruire delle agevolazioni l’erede che fosse anche comodante. Ovviamente, perché ciò avvenga, è necessario che detenga il possesso materiale e diretto dell’abitazione.