Come emerso durante l’audizione sul DEF (Documento di Economia e Finanza 2021), la Corte dei Conti potrebbe richiedere l’estensione dell’obbligatorietà della fatturazione elettronica per i forfetari a partire dal 2022.
Entro il 31 dicembre 2021 il Governo italiano dovrà richiedere al Consiglio Europeo la proroga dell’autorizzazione all’introduzione della fatturazione elettronica fra privati, concessa nel 2018 per tre anni e, di conseguenza, in scadenza alla fine dell’anno.
Sembra che in tale occasione sarà chiesto di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica ai contribuenti in regime forfetario, per i quali, al momento, la fatturazione elettronica è soltanto facoltativa.
In Italia, nonostante un avvio non privo di difficoltà, la fatturazione elettronica è ormai una realtà. La strada che intende percorrere l’Agenzia delle Entrate, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è quella di prevedere misure che possano contrastare l’evasione fiscale, passando attraverso la digitalizzazione, la precompilazione degli adempimenti fiscali e l’utilizzo di transazioni tracciabili.
In futuro, infatti, sarà introdotta la dichiarazione precompilata IVA e la dichiarazione dei redditi precompilata per autonomi e piccoli imprenditori, in contabilità semplificata e per cassa. È quindi un passaggio scontato anche quello di contrastare la fatturazione cartacea, che non favorisce certamente l’utilizzo di questi strumenti.
La Corte dei Conti ha espresso, quindi, l’intenzione di estendere l’obbligo di fattura elettronica ai forfetari, in quanto la sua attuale facoltatività “limita fortemente la conoscenza completa degli scambi intercorsi tra i soggetti che svolgono attività economiche indipendenti, a prescindere dal regime fiscale cui sono sottoposti”. Il fine di questo passaggio non rientra solo nell’ambito della lotta all’evasione, ma anche in un percorso di semplificazione della gestione amministrativa e di beneficio verso i contribuenti, inclusi quelli che operano in regime forfetario.