IMU e TASI 2019 agevolazioni - Studio92Si avvicina la scadenza per il pagamento del primo acconto di IMU e TASI 2019, fissata per lunedì 17 giugno 2019. Si ricorda che esistono disposizioni agevolate con diverse riduzioni sull’importo da versare. Vediamole nel dettaglio e scopriamo a chi sono rivolte.

IMU e TASI 2019: Chi paga (e quanto) per le abitazioni in locazione?

Nel 2016, la Legge di Stabilità ha rivisto gli aggiornamenti per le quote di IMU e TASI da versare annualmente. Per quanto riguarda la TASI, se l’affittuario adibisce l’abitazione a residenza principale (prima casa), è il proprietario che deve versare per intero la quota dovuta.

Nel caso in cui il contratto di affitto sia rivolto a un soggetto non residente, che utilizzi l’immobile come abitazione secondaria, l’importo da versare viene suddiviso in percentuali diverse (secondo le disposizioni di ogni singolo comune) fra proprietario e affittuario. In generale, la quota spettante all’affittuario può variare da un 10% ad un massimo del 30%.

Per quanto riguarda l’IMU 2019, invece, si può vantare di una riduzione del 25% della quota totale imponibile nel caso di immobili affittati a canone concordato, come già stabilito dalla Legge n. 431/1998.

IMU e TASI 2019 per gli edifici vincolati e per quelli dichiarati inagibili: sconto del 50% confermato

I proprietari possono approfittare di una particolare agevolazione, confermata anche per i versamenti IMU e TASI 2019, per gli immobili soggetti a vincoli. Si tratta di quei fabbricati a cui sia stato riconosciuto un particolare pregio storico, artistico o architettonico.

È possibile applicare lo stesso beneficio nel caso di immobili dichiarati inagibili o inabitabili, quando vi sia la certificazione che non vengono utilizzati. Questa agevolazione è limitata al solo periodo in cui effettivamente gli immobili detengono queste caratteristiche.

IMU e TASI 2019 per gli immobili in comodato d’uso

Un particolare trattamento si applica nel caso sia stipulato un contratto di comodato fra genitori e figli.

I soggetti che concedano in comodato d’uso gratuito un immobile ai parenti in linea retta entro il primo grado (figli) hanno diritto a una riduzione del 50% della base imponibile delle tariffe di IMU e TASI, confermata anche per il 2019.

Questa non si applica nel caso di immobili di lusso, ovvero classificati nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9.

Ci sono alcune condizioni che devono essere presenti contemporaneamente affinché la norma abbia effetto:

  • Il contratto di comodato deve essere regolarmente registrato. Anche se il comodato d’uso gratuito per legge è valido anche in forma verbale, infatti, per ottenere le riduzioni sul pagamento di IMU e TASI 2019, il contratto deve essere scritto e registrato;
  • Il comodatario risieda nell’immobile e lo utilizzi come prima casa;
  • Non devono esserci più di due immobili intestati al comodante nello stesso comune, di cui uno destinato ad abitazione principale;
  • Il comodante risieda nello stesso comune in cui si trova il fabbricato concesso in comodato d’uso gratuito al figlio.

Da precisare che la norma riguarda non solo l’immobile, ma anche le pertinenze a questo connesse, per un massimo di una pertinenza per ogni categoria catastale. Questo significa che se l’abitazione possiede una soffitta e un garage, le agevolazioni si riferiscono anche a questi due locali, mentre il fatto che il proprietario possieda altre pertinenze della stessa categoria, non influisce sul conteggio delle riduzioni.