Una delle misure più interessanti contenute nella Legge di bilancio 2019 è il cosiddetto “saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali per le persone fisiche che versano in condizioni di grave e comprovata difficoltà economica. Il provvedimento consente infatti di regolarizzare la propria posizione con il fisco, pagando una ridotta percentuale dell’importo dovuto a titolo di capitale e interesse di ritardata iscrizione. A tali benefici si aggiunge inoltre l’azzeramento delle sanzioni e degli interessi di mora eventualmente dovuti.
Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione, l’agevolazione “saldo e stralcio” può essere richiesta dai soggetti che rientrano nei seguenti parametri:
– reddito ISEE del nucleo familiare non superiore ai 20.000€;
– procedura di liquidazione ai sensi dell’art. 14-ter della legge del 27/1/2012, n. 3 già avviata alla data di presentazione della richiesta.
Nello specifico, il “saldo e stralcio” è applicabile alle cartelle affidate all’Agente di riscossione nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017, relative ai debiti derivanti da:
– omissione dei versamenti dovuti in autoliquidazione secondo le dichiarazioni annuali;
– mancato pagamento dei contributi previdenziali spettanti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.
Il richiedente potrà quindi pagare una percentuale ridotta delle somme dovute a titolo di capitale e interesse di ritardata iscrizione. Tali percentuali, stabilite in base alla situazione patrimoniale del nucleo familiare, si dividono in tre scaglioni:
– 16% dell’importo dovuto per ISEE fino 8500€;
– 20% dell’importo dovuto per ISEE da 8.500,01 a 12.500€;
– 35% dell’importo dovuto per ISEE da 12.500,01 a 20.000€.
Per coloro che hanno già confermato la propria difficoltà economica attraverso la procedura di liquidazione, è previsto invece il pagamento di una quota pari al 10% delle somme dovute.