Cosa prevede la Legge di Bilancio 2020 per i forfettari? Erano davvero attese le modifiche apportate al regime forfettario dalla nuova manovra economica. In realtà sono state molto meno incisive di quello che in molti si aspettavano. Vediamo le principali novità.
Il 15 ottobre il consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio 2020, che porta interessanti cambiamenti. Insieme al testo della manovra economica è stato approvato anche il Decreto Fiscale 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 ottobre scorso e già entrato in vigore. Abbiamo già parlato di questo argomento nel precedente articolo riguardante l’acconto d’imposta sul reddito. Vediamo cosa succede, invece, per quanto riguarda il regime forfettario.
Forfettari e Legge di Bilancio 2020: cosa cambia
Il regime forfettario è quel particolare regime fiscale previsto per le partite IVA individuali, che permette di usufruire di agevolazioni contabili e fiscali.
Prima della presentazione del testo definitivo della Legge di Bilancio 2020, il governo aveva preventivato modifiche significative per il regime forfettario, con ipotesi di calcolo dei costi analitico e la sottoscrizione di un conto corrente riservato alla professione. In realtà, e con un sospiro di sollievo per molti, le novità sono molto meno incisive.
Per i redditi compresi tra 65.001 e 100.000 euro è stata abolita la flat tax al 20%. Queste manovre erano state annunciate per permettere al Governo di trovare i 23 miliardi necessari a scongiurare l’aumento dell’IVA.
Legge di Bilancio 2020: requisiti per far parte del regime forfettario
La Legge di Bilancio ha introdotto un nuovo requisito per poter entrare a far parte (o rimanere) nel regime forfettario. Rimane in vigore la necessità di non aver conseguito ricavi o compensi per un importo superiore a 65.000 euro all’anno.
A questo, si aggiunge un limite di spesa non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro dipendente, pagamento collaboratori, lavoro accessorio etc.
Nella primissima versione del regime forfettario era presente il limite di 5000 euro. Il timore era che fosse introdotto nuovamente un limite così basso. Ecco perché in molti si sentono sollevati dall’uscita della nuova Legge di Bilancio 2020.
Cause ostative per l’accesso e la permanenza nel regime forfettario
Sono impossibilitati ad accedere al regime forfettario 2020 i soggetti che nell’anno precedente abbiano percepito redditi da lavoro dipendente o redditi assimilati per un importo superiore alle 30.000 euro.
La Legge di Bilancio 2020 specifica, comunque, che la verifica di questo requisito non vale se il rapporto di lavoro è cessato.
La Legge di Bilancio 2020 prevede, infine, per i forfettari un’agevolazione per quelle attività che utilizzino esclusivamente la fatturazione elettronica. In particolare, il termine per l’accertamento viene, in questo caso, ridotto di un anno. Quest’ultima clausola è prevista per invogliare i contribuenti che partecipano al regime forfettario all’utilizzo della fatturazione elettronica.