Con l’evolversi delle normative e delle condizioni economiche, è essenziale tenersi aggiornati sui requisiti e gli aggiornamenti relativi alle retribuzioni e ai contributi previdenziali. La circolare n. 21 del 26 gennaio 2024 dell’INPS fornisce importanti aggiornamenti sulle retribuzioni minime e sui contributi per il corrente anno.

Le tabelle aggiornate per le retribuzioni minime e contributi INPS

Con la recente circolare n. 21 del 26 gennaio 2024, l’INPS ha comunicato gli aggiornamenti relativi alle retribuzioni minime da considerare per il calcolo delle contribuzioni previdenziali nel corso del 2024, riguardanti la generalità dei lavoratori dipendenti.

È importante ricordare che la legge stabilisce che le contribuzioni previdenziali e assistenziali non possono essere calcolate su imponibili giornalieri inferiori a quelli definiti dalla normativa vigente. Questo principio, sancito dall’articolo 1, comma 1, del D.L. 9 ottobre 1989, n. 338, convertito, con modifiche, dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389, stabilisce che la retribuzione da utilizzare come base per il calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale non può essere inferiore agli importi stabiliti da leggi, regolamenti, contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, o da accordi collettivi o contratti individuali che prevedano una retribuzione superiore a quella fissata dal contratto collettivo.

Annualmente, i minimi retributivi ai fini previdenziali vengono aggiornati sulla base della rivalutazione dei prezzi dell’anno precedente, calcolata dall’ISTAT. Per il 2024, tale rivalutazione è stata del 5,4%.

Quali sono gli aggiornamenti per il 2024?

Le tabelle allegate alla circolare illustrano i limiti di retribuzione giornaliera rivalutati, che entrano in vigore con il periodo di paga in corso al 1° gennaio 2024 per le diverse categorie di lavoratori. Nel caso in cui tali importi siano inferiori, devono essere adeguati a un valore di € 56,87, equivalente al 9,5% dell’importo del trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, in vigore al 1° gennaio 2024, pari a € 598,61 mensili.

È importante sottolineare che non è obbligatorio rispettare il minimo di retribuzione ai fini contributivi nel caso in cui il datore di lavoro eroghi trattamenti integrativi di prestazioni mutualistiche che siano inferiori al suddetto limite minimo.

I datori di lavoro che non hanno potuto considerare i valori contributivi aggiornati per il mese di gennaio 2024 possono regolarizzare la situazione in conformità con la deliberazione n. 5 del 26 marzo 1993 del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, approvata con D.M. 7 ottobre 1993. Tale regolarizzazione, senza alcun costo aggiuntivo, deve avvenire entro il giorno 16 del terzo mese successivo a quello di pubblicazione della circolare, ovvero entro il 16 aprile 2024.

Per effettuare tale regolarizzazione, i datori di lavoro che utilizzano la sezione “PosContributiva” del flusso Uniemens dovranno calcolare le differenze tra le retribuzioni imponibili in vigore al 1° gennaio 2024 e quelle soggette a contribuzione per lo stesso mese, per aumentare le retribuzioni imponibili individuali del mese in cui avviene la regolarizzazione. L’importo della differenza contributiva a credito dell’azienda, relativa al versamento dell’aliquota aggiuntiva dell’1%, da restituire al lavoratore, sarà riportato nella denuncia Uniemens.