riduzione premi inail 2019La nuova Legge di Bilancio prevede la riduzione dei premi INAIL a partire dal 2019. È stato firmato, ma non ancora pubblicato, il decreto interministeriale che introduce le nuove tariffe. Il rischio è che la riduzione dei premi INAIL porti a un abbassamento anche di rendite e indennizzi. Vediamo nel dettaglio tutte le novità di questo provvedimento.

Il termine per le aziende di presentare i documenti necessari per il calcolo dei premi INAIL è stato prorogato al 16 maggio 2019. In mancanza della pubblicazione ufficiale in Gazzetta, infatti, i datori di lavoro non possono essere in grado di conoscere quali siano le effettive richieste dell’istituto ed effettuare i calcoli per l’autoliquidazione 2019.

Riduzione Premi INAIL 2019: tariffe ridotte fino al 32%

Le informazioni riguardo ai nuovi tassi applicabili per il conguaglio 2018 e l’anticipo 2019, nonché le novità previste dal decreto, non sono ancora disponibili nel fascicolo aziendale sul sito dell’INAIL.

Dovranno, comunque, essere inserite al più presto per permettere il corretto svolgimento degli obblighi aziendali. Entro la scadenza, le aziende devono infatti presentare:

  • Una dichiarazione delle retribuzioni 2018;
  • Comunicazione motivata della riduzione delle retribuzioni presunte;
  • Il versamento dei premi ordinari dipendenti, dei premi speciali artigiani e marittimi.

Quali sono le principali novità riguardo alla riduzione dei premi INAIL 2019 previste dal decreto?

La revisione delle tariffe ha portato alla riduzione di quasi un terzo dei tassi medi per le imprese. Questi valori sono stati determinati utilizzando come riferimento i dati statistici sull’andamento infortunistico. Il numero degli infortuni, nel triennio 2013-2015, è calato di circa il 40% rispetto al periodo 1995-1997.

È stato così stabilito un taglio medio dei premi INAIL pari al 32,72% da mantenere in vigore dal 2019 al 2021. Nel 2022 i tassi verranno nuovamente rivalutati.

Il rischio lavorativo per i diversi tipi di attività ha subito un adeguamento. Sono stati introdotti nuovi fattori di rischio, relativi a lavorazioni ancora in fase di sviluppo o a lavori introdotti di recente, che non erano contemplati nella vecchia normativa. Ad esempio, sono stati introdotti nuovi parametri per le attività di produzione di nanomateriali, per quelle che si occupano di riciclo dei materiali e per la nuova categoria dei rider, ovvero di chi si occupa della consegna delle merci nelle città.

Ulteriori aggiornamenti e rischio di abbassamento di rendite e indennizzi

Vediamo le altre novità che trovano introduzione con questa normativa:

  • Le voci tariffarie passano da 739 a 595: in alcuni casi i tassi potrebbero subire una riduzione anche del 50% mentre in altri andare incontro a un aumento;
  • Le aziende che realizzano interventi migliorativi riguardo alla sicurezza sul lavoro vedono confermata la riduzione del tasso che era loro riservata;
  • È prevista una sperimentazione triennale che interessa il calcolo di un tasso aziendale basato sulla gravità degli eventi lesivi. Questo non comprende gli infortuni in itinere, ovvero quelli occorsi durante il tragitto per recarsi a lavoro;
  • Sono stanziati 110 milioni annui per migliorare le prestazioni INAIL;
  • È stato aumentato del 15% l’indennizzo erogato in caso di infortunio o di malattie con invalidità permanente.

I dubbi che sono stati mossi contro questa normativa riguardano la possibilità che, di fronte alle minori entrate per l’INAIL, l’istituto si veda costretto a procedere a un progressivo taglio delle misure ad oggi esistenti, oltre che di rendite e indennizzi. Aspettiamo quindi la pubblicazione ufficiale e vediamo come queste nuove introduzioni influiranno sul profilo lavorativo delle aziende.